mercoledì 30 aprile 2008

Torre Eiffel

Il protagonista della puntata di Ulisse in onda su Rai 3 sabato 3 maggio alle 21.30 è un gigante alto 324 metri. E’ la Torre Eiffel che durante le ore di Francese è stata nominata più volte. Dal 1889 domina il paesaggio di Parigi, ed è divenuto il simbolo della città.

Unione Europea

L' Unione Europea per Gemma e per chi ha voglia di conoscerla più approfonditamente.

Italia

Per un ripasso dell'Italia suggerisco questo sito. Vengono anche proposti esercizi da svolgere.

Alla scoperta delle tradizioni venete

Alla scoperta di tutto ciò che fa parte delle tradizioni, ma che è legato al nostro vivere quotidiano.
La conoscenza del passato ci aiuta a comprendere meglio il nostro presente e soprattutto ci fa capire il mondo di chi ci ha preceduto e ci ha forgiato.

Storie, manifestazioni, credenze popolari che rimangono nella memoria della tradizione

L'antica saggezza nei proverbi e detti della tradizione popolare

Raccolta di vocaboli che solo in parte vengono utilizzati nel moderno dialetto

giovedì 10 aprile 2008

L’amicizia

Questo è l'argomento proposto da Giulia questa settimana.

Con amicizia si indica un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali. Insieme all'amore, è uno degli stati emozionali fondanti della vita sociale. In quasi tutte le culture, l'amicizia viene intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca, che non pone vincoli specifici sulla libertà di comportamento delle persone coinvolte.
Il tema dell'amicizia è al centro di innumerevoli opere dell'arte e dell'ingegno; fu trattato già da Aristotele e Cicerone ed è oggetto di canzoni, testi letterari, opere filmiche e via dicendo.
In genere, si distinguono diversi gradi di amicizia, dall'amicizia casuale legata a una simpatia che emerge fortuitamente in una certa circostanza magari in modo temporaneo, all'amicizia cosiddetta intima, ovvero associata a un rapporto continuativo nel tempo fra persone che arrivano a stabilire un grado di confidenza reciproca paragonabile a quella tipica del rapporto di coppia.
L'amicizia nello sviluppo dell'individuo
Le amicizie vengono dopo il rapporto con i genitori e prima dei legami di coppia che si stabiliscono alla soglia della maturità. Nel periodo che intercorre fra la fine dell'infanzia e l'inizio dell'età adulta, gli amici sono spesso la componente più importante della vita emotiva dell'adolescente, e spesso raggiungono un livello di intensità mai più eguagliato in seguito. Queste amicizie si stabiliscono il più delle volte, ma non necessariamente, con individui dello stesso sesso ed età.
Le prime forme d'amicizia si possono avere anche nei primi anni di vita quando i bambini condividono gli stessi giochi e le stesse esperienze ludiche e di crescita. I bimbi piccoli incontrano i loro coetanei all'interno del nido e con loro instaurano delle semplici relazioni che ancora non si possono definire amicizia. Due bambini che giocano insieme entrano in relazione e si conoscono a vicenda. Con l'ingresso nella scuola dell'infanzia, i bambini imparano le abilità fondamentali che servono per lo sviluppo e la nascita delle nuove amicizie. Negli anni della scuola dell'infanzia preferiscono stare insieme ad alcuni bambini rispetto ad altri e nelle sezioni nascono anche i primi gruppi di amici. Ma le amicizie che sono destinate a durare più a lungo e a rimanere impresse nella memoria di ogni bambino, sono quelle che nascono tra i banchi di scuola. Nella scuola primaria i bambini trascorrono molte ore con i loro compagni e cercano punti di riferimento all'interno della classe. Solitamente il punto di riferimento è un compagno dello stesso sesso, ma può anche accadere che nascano amicizie tra coetanei di sesso differente. Le amicizie alla fine della scuola primaria sono ormai consolidate e solitamente destinate a cambiare con l'ingresso nella scuola secondaria. I bambini instaurano amicizie con i coetanei o con altri bimbi di età differente anche in altri luoghi come nei parchi o nelle ludoteche.
(tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Amicizia)

ALCUNE BELLISSIME FRASI SULL’AMICIZIA (le altre sono pubblicate nello spazio dedicato alla poesia)

Trova il tempo di essere amico:
è la strada della felicità.
~ Madre Teresa di Calcutta

I veri amici amano condividere i momenti
preziosi che la vita riserva loro,
come le piccole cose dell'esistenza
per cui vale la pena di vivere ogni giorno.
 ~ Sergio Bambarén

Lo splendore dell'amicizia
non è la mano tesa né il sorriso gentile
né la gioia della compagnia:
è l'ispirazione spirituale quando
scopriamo che qualcuno crede in noi
ed è disposto a fidarsi di noi.
~ R.W. Emerson

lunedì 7 aprile 2008

Tutti in bici

Finalmente stanno arrivando le belle giornate e con esse la voglia di uscire all'aria aperta. Allora, perchè non prendere la bicicletta, l'unico mezzo che può dare 'profondità' alla conoscenza, alla scoperta delle meraviglie che la fascia pedemontana può offrire?
Prima di partire controllate le previsioni del tempo e buon divertimento!

venerdì 4 aprile 2008

Teorema di Pitagora

Un pò di storia del Teorema di Pitagora .

Spazio chiacchiere di Aprile

Profezie bestiali


L'articolo della giornalista di questo mese: Giulia.

Gatti che prevedono la morte. Cani telepatici,che sentono l’arrivo dei padroni o dei terremoti. Gli animali hanno poteri paranormali?? No, ma possono “fiutare” i tumori….
Lo chiamano “L’ANGELO DELLA MORTE”,ma nonostante l’inquietante soprannome, Oscar è un bel gattone di 2 anni. Dopo essere stato adottato da un ospizio per pazienti psichiatrici e malati, si è scoperto che possiede un talento tale da giustificare quel soprannome. Oscar, infatti, sembra in grado di prevedere quando una paziente sta per morire. Se si accoccola sul letto,accanto a un paziente,significa che morirà nel giro di 4 ore. Ha già segnalato così l’angonia di 25 pazienti, al punto che ora, gli infermieri, quando lo vedono entrare in una stanza, chiamano i familiari del paziente. Per i familiari è un sollievo sapere che il gatto faccia compagnia ai loro cari nelle ultime ore di vita, ma per altri Oscar è una MALEDIZIONE : se viene allontanato da una stanza in cui vuole entrare, lui insiste, graffia la porta, come per dire che la morte è vicina.

REX IL CANE ELETTRICISTA
Tra i tecnici della azienda di distribuzione di energia elettrica, è entrato anche REX, un cane labrador. In 15 chiamate di emergenza per difetti nelle linee elettriche, Rex ha localizzato il guasto 13 volte, con una precisione dell’87%. La prestazione di Rex, che non entra mai direttamente in contatto con i cavi elettrici e dunque non corre rischi, ha fatto registrare un risparmio, in termini di tempo,del 55% rispetto agli interventi umani.

FIDO SA SE TORNI ????
Quando Pamela finisce di lavorare,torna a casa dai suoi genitori a riprendersi Fido, il suo cagnolino di 5 anni. Ogni volta Fido sembra agitarsi prima che Pamela arrivi. Un biologo ha condotto una serie di verifiche con il cane e ha trovato una prova di comunicazione telepatica: se un cane risponde con più di 5 minuti di anticipo dall’ avvenimento che sta per accadere, c’è una comunicazione telepatica. Altri cani che sembrano sapere quando il padrone sta per tornare a casa, probabilmente riconoscono il comportamento delle altre persone di casa. Notano che la tavola viene apparecchiata, che si accendono le luci in certe stanze, e concludono che il padrone sta tornando, diventando irrequieti .

DIAGNOSI BESTIALI
Se il cane viene istruito, è in grado di riconoscere con l’olfatto la presenza di un tumore. Lo riconosce dall’odore che sente dal fiato del paziente. Sono in grado di riconoscere le crisi epilettiche e, se addestrati, riescono ad avvisare il paziente epilettico e farlo sedere prima della crisi. Riescono ad individuare il cancro alla prostata annusando le urine.

IL LORO SEGRETO?
HANNO 200 MILIONI DI CELLULE OLFATTIVE!!! E NOI SOLO 5 MILIONI!!! Gli animali possiedono sensi molto più sviluppati dei nostri e quello che riescono a fare può sembrare magico, ma per loro è normale. Un animale che si è perso, gira a caso finchè non riconosce un segnale olfattivo. Dato che immagazzina gli odori nella propria memoria, si serve di questa mappa come di una carta geografica e inizia il suo viaggio di ritorno.
Le formiche riescono a scambiarsi informazioni a distanze notevoli, ad esempio da Roma a Firenze. Scaricano delle sostanze nell’aria(i feromoni). Queste sostanze vengono percepite dalle altre formiche.
Gli animali sfruttano anche gli ultrasuoni che consentono loro di anticipare l’arrivo di terremoti, tifoni e inondazioni. Spesso cani,galline,cavalli e altri animali abbandonano la loro casa prima che una catastrofe si manifesti agli uomini. Terremoti ed eruzioni sono preceduti da un bombardamento di infrasuoni, inudibili dall’uomo ma addirittura fastidiosi per gli animali.
Dunque, gli animali sono sentinelle ambientali infallibili e potrebbero accompagnare i medici nelle diagnosi delle malattie. UN MIO APPELLO è: NON URLARE,FISCHIARE O FARE ALTRI RUMORI FORTI VICINO ALL’ORECCHIO DEI NOSTRI ANIMALI, perché LORO SENTONO 7 VOLTE DI PIU' DI NOI …
(tratto dalla rivista Focus)

DOMANDE PER VOI
-Avete mai visto un animale comportarsi stranamente? Cosa faceva?
-Se un giorno arrivasse il gattone Oscar cosa fareste?

giovedì 3 aprile 2008

Tema di Francesca

Che sfortuna! In gita hai perso la macchina fotografica di tuo fratello. Sei disperata perché gli avevi assicurato che poteva fidarsi di te. Inoltre avevi scattato alcune foto davvero divertenti ai tuoi compagni.

Oggi sono tornata dalla gita a Milano ma è successo una tragedia.
“Melissa, Melissa, hai visto la mia macchinetta fotografica?!!?” le chiesi in treno. “No Francesca, non ne ho la più pallida idea di dove sia la tua macchinetta”. A dir la verità nemmeno io sapevo dove l’avessi posata. Ad alta voce chiesi: “Qualcuno ha visto la mia macchinetta fotografica?” “No” risposero in coro i miei compagni dopo aver ripetuto più volte la domanda.
Il mio cervello si riempì di brutti pensieri.
Se l’avessi persa a Milano, non avremmo potuto tornare indietro perché eravamo già a più di metà tragitto.
Poi mi precipitai dalle insegnanti che indifferenti mi risposero: “A scuola, poi, quando arriveremo, chiameremo al museo, e se è lì, ce la manderanno per posta. Dai, non ti preoccupare!”
Cosa!!?! Non ti preoccupare?!?? Ma cosa dicono?! Forse loro non sapevano che la macchinetta era di mio fratello, come si faceva a non preoccuparsi? E in più, gliel’avevano regalata!
Io imperterrita, continuai a cercare; dentro al marsupio, nello zaino, sia mio che dei miei amici, dentro ai cestini del treno, insomma, dappertutto. Non la trovai da nessuna parte e ormai avevo solo un’ora per inventare una scusa.
Mi ero talmente mossa da un posto all’altro, che vomitai.
I miei compagni ridevano a crepapelle e fino a un certo punto credetti che me l’avessero nascosta loro, ma non era così, non l’aveva nessuno.
Ero proprio finita!!
In macchina non dissi nulla a mamma. Ma chi aveva il coraggio di dirglielo e di affrontarla?
Pensavo, prima lo dico alla mamma, con calma, e poi insieme lo diciamo a mio fratello, con “immensa” calma.
In macchina addolcii mia mamma il più possibile perché poi ci sarebbe stato il trauma.
Dopo avermi fatto la doccia affrontai con cautela l’argomento con mia mamma. …Fu molto comprensiva e la prese meglio di quanto mi aspettassi. Questa era passata!!
In realtà la mia più grande paura era quella di perdere la fiducia di mio fratello.
Il giorno seguente, lo dissi a mio fratello, e ci fu un baccano assordante! Fece una scenata delle sue e mi spiegò che il problema era il legame affettivo particolare che aveva, non tanto per la macchinetta in sé.
Purtroppo al museo, nessuna traccia di macchinetta fotografica! Ma quanto sono disgraziata, più sfortunata di così!??!
Per due, tre giorni mio fratello mi tenne il muso e io ero molto triste.
Non sono caduta in depressione perché dopo una settimana e mezza arrivò una bella notizia.
“Dlon, dlon…” il campanello suonò.
Vidi entrare Simone, che non era stato con noi tutta la gita, ma era tornato a casa per essersi preso una brutta influenza. Mi tese la sua mano dicendomi: “Ecco la macchinetta di tuo fratello. Me l’avevi prestata per farti una foto davanti al duomo di Milano, non te l’avevo restituita, mi dispiace”. “Grazie Simone” e lo abbracciai molto forte, senza rendermene conto. Ero felice!
Chiamai mio fratello che era a lavoro e gli urlai la notiziona, ma non capì niente per la troppa confusione.
Tornato a casa si scusò per le sgridate che mi rivolse quel giorno.
La cosa che più mi rese felice era che riacquistai la fiducia in mio fratello.
Da quel giorno siamo inseparabili!