lunedì 28 gennaio 2008

Poesie e dediche


Questo spazio è aperto a tutti coloro che vogliono regalarci qualche pensiero per riflettere, sorridere, sognare...

domenica 27 gennaio 2008

Perimetro e area di figure piane e altro ancora


In questo sito troverete tutte le formule per il calcolo di perimetro e area di figure piane.
Se andate alla zona ripetizioni troverete anche materiale interessante per lo studio di italiano e scienze.

giovedì 24 gennaio 2008

Il televisore uccide la fantasia

...e la play station anche!

UCCIDE LA FANTASIA
Perchè un bambino sia bene educato
una cosa importante abbiamo imparato:
non permettere mai e poi mai,
onde evitare un sacco di guai,
che il miserello se ne stia fermo
davanti a un qualche teleschermo.
Anzi, il consiglio più pertinente
sarebbe non installare per niente
questi apparecchi che rendon cretini
sia i più grandi che i più piccini.
In tutte le case che abbiam visitato
c'era un bambino seduto impalato,
lo sguardo lustro, la bava alla bocca,
davanti a una buffa scatola sciocca.
Taluni possono stare per ore
muti guardando il televisore.
Lo sguardo fisso, l'aria di allocchi,
fuor dalle orbite gli escono gli occhi,
(una volta abbiam fatto un censimento:
ce n'eran venti e più sul pavimento!)
Seduti immoti, ipnotizzati,
come ubriachi paralizzati
con il cervello telelavato
in un massiccio telebucato.
E' vero, signora, che tiene buoni
anche i bambini più birbaccioni,
che così noie più non le danno
e fuor dai piedi un po' se ne stanno
mentre lei scola e condisce la pasta
o con le amiche gioca a canasta -
ma non si è mai fermata a pensare
a tutti i danni che può causare
una massiccia esposizione
ai raggi della televisione?
Non si è mai chiesta esattamente
che effetto esercita sulla mente
ingenua della sua creatura
quell'invenzione contronatura?
Fa a tutti i sensi l'anestesia,
uccide tutta la fantasia!
Riempie la mente di paccottaglia
e fa venire gli occhi di triglia!
Rende passivi e creduloni,
allenta in blocco rotelle e bulloni
che il cervello fan funzionare,
non lascia più nulla da immaginare!
Il gusto per le fiabe rovina,
tutta la testa riduce in pappina!
A questo punto qualcuno dirà:
"Va bene, va bene, ma come si fa?
Se questo mostro di cui parlate
va eliminato con due pedate,
come faranno i nostri figlioli
a divertisti, specie se soli?
Come passare una bella serata
senza la tele illuminata?"
Scordato avete la vostra storia?
Vi rinfreschiamo un po' la memoria?
C'era una volta una grande avventura:
la consuetudine alla lettura!
Pieni di libri i comodini,
scaffali, tavoli e anche lettini!
Tutti leggevano e il tempo volava,
e con il tempo la mente viaggiava:
storie di draghi, regine e pirati,
di navi e tesori ben sotterrati;
deserti, giungle e fitte foreste,
cannibali e indios a caccia di teste.
Paesi strani e luoghi mai visti,
malvagi, eroi, tipi buffi o tristi:
di spazio pei sogni ce n'era a iosa,
leggere era un'attività meravigliosa!
Racconti, favole, romanzi, fumetti,
volumi, tomi, libelli e libretti,
ce n'era gran scelta e varietà,
e tutti leggevano a volontà!
Se erano piccoli i bambini
qualcuno per loro leggeva i destini
di Biancaneve e la mela stregata,
e della Bella Addormentata.
Quanti bei libri, quanti piaceri
potevano scegliere i ragazzi di ieri!
Perciò vi preghiamo, fate il favore,
buttate in cortile il televisore!
Con uno scaffale riempite lo spazio
e pur se i ragazzi saranno uno strazio
per qualche giorno guardandovi male,
colmate di libri quello scaffale;
vedrete che poi, passata la crisi,
pian piano smettete di essere invisi:
per far qualcosa, per curiosità,
saranno colpiti dalla novità.
Sfogliando un libro quasi per caso
più non potranno staccarne il naso:
riscopriranno che grande diletto
è leggere un libro o un giornaletto!
(tratto dal libro di Roald Dahl: "La fabbrica di cioccolato")

Rapporti e proporzioni


In questo sito partendo dal concetto di grandezza viene spiegato il significato di rapporto e proporzione (con animazioni flash).

mercoledì 23 gennaio 2008

Per non dimenticare la tragedia della Shoah

In occasione della «Giornata della memoria» del 27 gennaio 2008, venerdì andremo a seguire la rappresentazione teatrale Il Tempo Sospeso di Daniele Ceschin per non dimenticare la tragedia della Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati" (Legge 20 luglio 2000, n.211,art.1). E’ una data simbolica ed evocativa, che coincide con il giorno della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, e per questo scelta dal Parlamento italiano per non dimenticare gli orrori del nazismo e le persecuzioni razziali in Italia durante il fascismo.
(per saperne di più: http://tuttoscuola.altervista.org/memoria/memoria.htm)

Il Tempo Sospeso, basato sulla ricerca dello storico Daniele Ceschin, iniziata nel 2005, racconta la tragica vicenda di un gruppo di ebrei stranieri, austriaci, croati, cechi, polacchi, ungheresi, etc. che, deportati nel 1941 in molte città dell'Italia settentrionale, comprese Padova, Vicenza e Treviso, furono sottoposti a misure restrittive della libertà personale (obbligo di firma due volte al giorno, divieto di allontanarsi senza autorizzazione e di frequentare locali pubblici, obbligo di mantenere buona condotta e di non dar luogo a sospetti). La rappresentazione fa luce anche sui numerosi episodi di solidarietà da parte della popolazione locale nei confronti di queste sfortunate persone. Con la firma dell'armistizio (8 settembre 1943) il loro destino sarà ancora più terribile.
E' una storia localizzata in provincia di Treviso, ma che di fatto assume una importanza mondiale per i temi che affronta.

Riporto, inoltre, alcuni frammenti di un documento che si può leggere all’entrata del campo di concentramento di Auschwitz , scritto da Primo Levi, autore di racconti, memorie, poesie e romanzi, deportato nel campo di sterminio di Auschwitz nel 1944 e sopravvissuto.

Al visitatore
(..) La maggior parte fra noi erano ebrei: ebrei provenienti da tutte le città italiane, ed anche ebrei stranieri, polacchi, ungheresi, jugoslavi, cechi, tedeschi, che nell’Italia fascista, costretta all’antisemitismo dalle leggi di Mussolini, avevano incontrato la benevolenza e la civile ospitalità del popolo italiano. Erano ricchi e poveri, uomini e donne, sani e malati. C’erano bambini fra noi, molti, e c’erano vecchi alle soglie della morte, ma tutti siamo stati caricati come merci sui vagoni, e la nostra sorte, la sorte di chi varcava i cancelli di Auschwitz, è stata la stessa per tutti. Non era mai successo, neppure nei secoli più oscuri, che si sterminassero esseri umani a milioni, come insetti dannosi: che si mandassero a morte i bambini e i moribondi. Noi, figli cristiani ed ebrei (ma non amiamo queste distinzioni) di un paese che è stato civile, e che civile è ritornato dopo la notte del fascismo, qui lo testimoniamo. In questo luogo, dove noi innocenti siamo stati uccisi, si è toccato il fondo delle barbarie. Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai. Primo Levi

Se questo è un uomo
« Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi. »
Primo levi


venerdì 18 gennaio 2008

Ho dei problemi con genitori ed amici...parliamone!

In questo spazio potete discutere tra voi dei problemi che vi stanno a cuore e vi fanno star male; in particolare, potete scambiarvi opinioni sul rapporto con i vostri genitori o con gli amici.

giovedì 17 gennaio 2008

Viaggio all'interno del corpo umano


Visto che state studiando il corpo umano, ho pensato di proporvi questo sito che vi può aiutare. Una volta entrati, cliccate sulla figura per evidenziare i diversi organi e apparati.

Adolescienza e pubertà, tema di Luca G.


Generalmente viene dato il nome di adolescenza a quella fase dell'età evolutiva che va dai 10/13 anni per le ragazze e dai 13/16 anni per i ragazzi, fino ai 18/20 anni.
L'adolescenza non è un concetto sovrapponibile a quello di 'pubertà'.
* La pubertà è un fenomeno biologico. E’ il periodo durante il quale si raggiunge la maturità puberale e la capacità riproduttiva. La pubertà annuncia ed innesca l’adolescenza.
* L’adolescenza invece comprende la maturazione delle capacità intellettuali, attraverso l’elaborazione di un certo numero di tensioni e conflitti emotivi, che portano ad una stabile identità sessuale e al riconoscimento delle norme sociali che definiscono il ruolo adulto della società cui si appartiene. L’adolescenza comporta una crescita, anche di responsabilità.
Che visione hanno di se stessi i ragazzi durante l’adolescenza?
Durante l’adolescenza i ragazzi sono per lo più insoddisfatti della propria immagine. Capita che siano scontenti del proprio aspetto e che si sentano goffi, timidi e insicuri. E' il momento in cui inizia la trasformazione fisica che porterà alla maturazione puberale e quindi alla comparsa dei "caratteri sessuali secondari": crescita del seno, sviluppo dei peli pubici e comparsa della prima mestruazione (menarca) nelle ragazze; aumento di volume delle parti esteriori degli organi genitali, sviluppo dei peli pubici, variazione del timbro della voce nei ragazzi.
Il processo è inoltre caratterizzato dalla accelerazione della crescita staturale e da modificazioni comportamentali.
L'accelerazione della crescita staturale è un elemento costante della pubertà: la statura aumenta improvvisamente per poi rallentare e arrestarsi intorno ai 18 anni di età. Nelle ragazze questa accelerazione si verifica con anticipo rispetto ai ragazzi.
Rendersi conto di essere diventati più alti o più bassi, più grassi o più magri, con i caratteri sessuali secondari più o meno marcati, è da alcuni accettato e vissuto positivamente, da altri invece è vissuto con angoscia profonda.
Prima che una nuova immagine di sé si stabilizzi, l’adolescente vive un periodo di insicurezza, di ansietà, di preoccupata attenzione per il proprio corpo, che viene paragonato con quello dei coetanei o con altri modelli provenienti dalla pubblicità, dai media, dai films, per cercare una forma di rassicurazione, che non sempre arriva.
Durante l'adolescenza cambia il rapporto tra genitori e figli?
Durante l'adolescenza è probabile che l'atteggiamento dei ragazzi verso i genitori cambi. Spesso i ragazzi pensano che i genitori siano insopportabili, noiosi e antiquati. Viceversa, i genitori trovano i loro "bambini" insolenti e scontrosi; è un’amara sorpresa per molti genitori, scoprire che i propri figli, giunti alle soglie dei i 12-13 anni, si trasformano rapidamente, assumendo una nuova personalità più complessa che essi non sanno penetrare e di fronte alla quale provano un senso di smarrimento.
Questo è un periodo di potenziali conflitti tra genitori e figli.
L'adolescente acquisisce una sua indipendenza, magari non economica, non abitativa, ma di capacità di valutazione: ha sue opinioni, sue idee, che possono concordare o no con quelle dei genitori, ma che sente comunque come "sue".
È perfettamente naturale e inevitabile, quindi, che nascano tensioni e controversie tra genitori e figli adolescenti.
Adolescenti: bambini o adulti?
L’adolescenza è un periodo critico che segna il passaggio dall'infanzia all'età adulta.
L'adolescente diventa più consapevole di se stesso, abbandona gli atteggiamenti infantili di dipendenza e tende ad affermarsi come protagonista autonomo. Questo periodo determina
* conflittualità interiore
* conflittualità verso l'ambiente esterno, particolarmente verso i genitori e, più in generale, verso l'autorità.
Le incertezze generate da tali conflittualità spingono gli adolescenti a ritrovare sicurezza aggregandosi in gruppo. L'amicizia è una vera e propria necessità durante l'adolescenza. Essa acquista un grande significato perchè soddisfa il forte bisogno di sfuggire al senso di solitudine e di incertezza che si prova a questa età.
(vedi dr. Aldo Miola)


Ecco ciò che avete scritto voi nel tema sull’adolescenza:
Caro Alessio, ti scrivo perché non ce la faccio più! Non posso più vivere così! Ogni giorno la stessa cosa, i miei genitori mi rendono la vita impossibile! Ogni cosa che dico o faccio è sbagliata. Il mio papà mi sta sempre urlando addosso perché non vado bene a scuola , dovrei prendere tutti distinti o ottimi. Devo aiutarlo nei lavori di casa e trovare gli amici che vuole lui. Devo stare sempre a casa perché devo studiare, studiare e studiare. Alla sera alle 9.00 al massimo alle 9.05 devo essere a letto. Con la play station devo giocare al massimo 10 minuti e la tv deve essere spenta perché bisogna studiare, studiare e studiare. La mia mamma la pensa esattamente allo stesso modo di papà. Quasi ogni giorno mi prende i libri e il diario e inizia a correggere i compiti. Se per caso porto a casa una nota succede il finimondo. Niente più tv e alle 8.30 a letto, mentre alle 6.00 su dal letto perché devo aumentare la conoscenza su tutte le materie altrimenti da grande non sarò nessuno!!
Quando devo andare via con i miei amici devo avvisarli un mese prima, devo migliorare i miei voti e se esco alle 3 alle 5 devo essere a casa! Io non ne posso più. La cosa che più non sopporto è che la mia mamma a 14 anni mi veste ancora e dice che l’apparenza è tutto e che io non posso vestirmi da solo perché non ne sono capace. A scuola mi deve portare lei perché se vado in bici potrei farmi male …mentre se vado in autobus potrei arrivare in ritardo perdendo di cinque minuti di lezione!
Insomma io voglio più libertà! Spero che a te vada meglio perché io non ce la faccio più. Ciao
Luca

(..) Io e la mia carissima amica abbiamo litigato, non le solite baruffette, abbiamo litigato di brutto. In poche parole mi ha tradito, ha rivelato il nostro segreto, per me molto importante. (..) A me fa molto dolore, non voglio buttare all’aria nove anni di amicizia, marachelle, risate, dolori, felicità e tutto quello che due amiche per la pelle possono fare assieme. Sono molto triste! (..) Anche mia madre mi vede infelice. (..) Ora mi manca moltissimo, mi manca il suo modo di fare, il suo carattere, i suoi sguardi, i suoi sorrisi, il suo profumo. (..) Ora preferisce stare con altre amiche. (..) Non si è resa conto che mi ha fatto male? (..) Il mio più grande desiderio in questo momento è fare pace e chiarirmi con lei. Chissà se lei durante il giorno ora pensa ancora a me? (..)
Francesca

Carissima Giorgia, è la prima volta che provo a scrivere una lettera ad un’amica e la voglio scrivere proprio a te. Ti ringrazio di aver accettato la mia amicizia perché in questo periodo ne ho proprio bisogno!! Tu sai che ho litigato con le mie amiche più care e sai anche che abbiamo litigato per un motivo futile!!! Io non mi sono arrabbiata con loro perché non mi vogliono più nel gruppo, ma perché stanno continuando a prendermi in giro, a parlar male di me, a farmi degli scherzi!!! (..) Ok!! Perfetto, mi sono sfogata con un’amica di cui mi posso fidare e che mi capisce. (..) Che le stelle proteggano una stellina più piccola di loro e i suoi meravigliosi sogni!!! Dormi bene stellina mia…Ciao ciao PER LA MIA GIORGIA
Giulia

Caro Daniele, (..) i miei genitori non hanno capito che non voglio essere chiamato bambino. (..) Mi viene rabbia al pensiero che mia sorella e mio fratello si sono integrati bene con i discorsi di mia mamma e mio papà, mentre io sono ancora escluso. (..)
Daniele

Caro Fred, sai che già mi manchi anche se non è passato nemmeno un mese? Io ti manco? (..) Io ho un problema: non vado più bene a scuola come l’altro anno, mi manca poco per prendere un’altra nota. (..) In tutto l’anno ho già presio due note per comportamento (..) Dimmi, come posso fare per migliorare? (..)
Amarildo

Spazio chiacchiere

Ecco un nuovo spazio per "ciaccolare" un pò o per chiedere aiuto.

venerdì 11 gennaio 2008

Incavolati Incas

Ragazzi, ho trovato questo libro che mi sembra simpatico Incavolati Incas
Ciao
Mary

mercoledì 2 gennaio 2008

Buon anno







Felice 2008 a tutti!
Mary









foto by Monjardin - AKena