mercoledì 27 febbraio 2008

La superstizione

Vi ricordate che Daniele ha introdotto il discorso sulle superstizioni facendo, come ha detto lui, una domanda stupida?
Qui trovate la spiegazione sulla superstizione contro il numero 13.
Riporto, inoltre, ciò che dice sull'argomento Elda Lanza nel suo libro Signori si diventa :


La superstizione è da secoli una maniera certa di crearsi un problema.

A chi crede che un gatto nero che attraversa la strada porti sfortuna, come si fa a spiegare che questa fama il povero gatto se l’è creata quando passando per strade non illuminate faceva imbizzarrire i cavalli, allora unico mezzo di trasporto?

A chi crede che un cappello sul letto porti disgrazie, si può dire che la cosa è nata quando i cappelli erano nidi di bestiole di ogni genere, con la polvere e le polverine usate per elaborate parrucche?

A chi crede ai sette anni di disgrazia per uno specchio rotto, si può raccontare che gli specchi, nel Settecento, erano preziosissimi, costavano molto denaro e ci volevano sette anni di lavoro per molarli e inciderli?

Così come un tempo passare sotto la scala di un operaio: modo abbastanza sicuro per farsi arrivare sulla testa un’accetta o una pietra?

Ogni superstizione ha una spiegazione logica e sensata, che tuttavia non convince chi ci crede. Come diceva Totò, stringendo l’immancabile cornetto: “Non ci credo, ma mi adeguo”.


Lo stereogramma del quadrifoglio, ritenuto un portafortuna, è stato tratta dal sito http://www.esergis.it/stereogrammi/pagstereo.htm dove troverai le spiegazione per riuscire a vedere l'immagine in 3D che vi è nascosta.

Incontro con l'autore

Sabato, a scuola, ci sarà l'incontro con Arturo Buzzat. Eccovi le recensioni di tre dei suoi libri.
Vite dimenticate
(Uganda: i bambini di Gulu)
Autore: Rita Musumeci, Arturo Buzzat.
Età: Da 12 a 15 anni
Il protagonista di questo romanzo è un ragazzo nato in Uganda, adottato da genitori italiani, che riesce nel sogno della sua vita: conseguire la laurea in medicina. Appena laureato intraprende un viaggio verso il paese natale, per riscoprirne le atmosfere, per ritrovare amici, ma soprattutto per poter aiutare altri bambini assieme al medico che gli ha salvato la vita. Durante il volo in aereo un articolo di giornale e un compagno di viaggio curioso, lo portano a ripercorrere il terribile giorno in cui venne rapito dai guerriglieri e fu trasformato in un bambino-soldato. Il giovane racconta i due anni trascorsi con i guerriglieri e la sua prima missione, durante la quale rimane ferito gravemente. Ma è anche un racconto di speranza il suo, la speranza della nuova vita che i medici Pietro e Lucille sanno donargli, la speranza che gli infonde la sorellina creduta persa e poi ritrovata, la speranza di tornare a camminare e, più importante di ogni altra cosa, la speranza di potere un giorno fare qualcosa per salvare i bambini di Gulu. Il libro affronta i molteplici problemi che affliggono la realtà africana, offrendo spunti per dibattiti e approfondimenti.
Da Kabul a Kabul (per non dimenticare)
Autori: Rita Musumeci, Arturo Buzzat.
Età: Da 12 a 16 anni
Zaira, una donna afghana di quarantadue anni, narra, sotto forma di diario, un periodo tormentato della sua vita.
Un ufficiale le porta la triste notizia: suo marito è stato imprigionato e rischia la pena di morte. Fortunatamente un fedele amico l’aiuta a fuggire insieme alla figlia Amina, e a raggiungere le sperdute montagne dove inizia un umanissimo percorso di aiuto e fratellanza con la gente afghana.
Il libro è uno spaccato di storia e geografia insieme, oltreché di tradizioni e costumi di un popolo, quello afghano, in un momento storico che ha segnato drammaticamente questo inizio di secolo.
In Viaggio dall'Altopiano
Autori: R. Musumeci, A.Buzzat.
Età: Da 12 a 16 anni
Il giovane eritreo A. Selassé racconta il tragico viaggio che lo ha portato a lasciare la sua Africa, per venire a vivere in Italia. Sentiamo le sue parole: "Ho deciso di raccontare la mia storia dopo aver visto, nell'ottobre 2003, quanto era accaduto nel Canale di Sicilia a dei giovani somali. Vorrei che certe tragedie non accadessero più. Vorrei che chi detiene il potere sulla Terra comprendesse che non è possibile continuare ad accettare "certe morti". Spero che qualcuno di questi potenti, aiutato magari anche da queste pagine, senta salire dal profondo del cuore la voglia e la volontà di aiutare concretamente il cosiddetto Terzo Mondo e, attraverso interventi mirati, che sappiano coniugare cultura e sviluppo, riesca a regalare alle genti di questi Stati la gioia di possedere un lavoro che consenta di vivere dignitosamente.

Martin Lutero


Per approfondire l'argomento di Storia, ecco le 95 tesi di Martin Lutero.

mercoledì 20 febbraio 2008

Curiosità


Francesca ci regala alcune curiosità.
LO SAPEVI CHE ……?
-Perché se si starnutisce si abbassa la testa e non ci si deve tappare il naso?
Starnutendo, i muscoli respiratori si contraggono e le vie respiratorie si chiudono: la pressione nei polmoni deve liberarsi, espellendo il muco, attraverso il naso dall’alto verso il basso. Con il naso tappato, le particelle irritanti (corpuscoli estranei segnalati da sensori nervosi) continuano a intasarlo, rendendo più difficile la respirazione.
-Come è nata la parola “ciao”?
Il saluto più famoso del mondo (si usa anche all’estero)è nato a Venezia. I veneziani, quando si incontravano, inchinandosi dicevano con sussiego: “Schiavo suo, lustrissimo”, frase che in veneziano suonava “Sciavo suo, lustrissimo”, poi abbreviato in “sciào suo”, da cui è derivato “ciao”. Il termine originale s’ciào è ancora usato in Veneto come esclamazione o per esprimere rassegnazione. Nel dialetto bergamasco e bresciano esprime sollievo per uno scampato guaio.
-Perché vengono i crampi?
I crampi sono contrazioni muscolari involontarie, brevi e dolorose. Colpiscono soprattutto i muscoli del polpaccio, durante o dopo uno sforzo o nella notte successiva, nel sonno. Spesso hanno crampi gli sportivi, quando sudano, e, in genere, tutte le persone che compiono sforzi troppo prolungati o intensi per il loro livello di allenamento. Quali meccanismi li provocano? Quando si suda molto, il corpo perde acqua e sali, provocando squilibri, per esempio una carenza di sodio o una riduzione del rapporto tra sodio e potassio, che si fa sentire anche nelle fibre muscolari. Altre cause di crampi sono la compressione di un nervo o di un’arteria, una posizione sbagliata mentre si dorme o problemi di circolazione.
(tratto da IL GIORNALINO)

Libri per farvi innamorare della lettura.....

Questo è l'argomento dell'ora X di Francesca che commenta così:
...libri per farvi innamorare della lettura, suggeriti da chi i libri li conosce, li ama, li scrive. Poi tocca a voi!
I MAGNIFICI 50
Si sente dire spesso che si legge di meno di una volta, che i ragazzi ai libri preferiscono il computer e la TV … E così un autorevole quotidiano inglese, il Daily Mirror, ha pensato di correre ai ripari stilando una lista dei cento libri per cui un ragazzo dovrebbe innamorarsi della lettura.
Io sono certa che ci sono ancora tanti ragazzi che amano leggere. Per quelli che già considerano la lettura un’ adorabile compagna, e per chi è ancora un po’ tiepido nei confronti dei libri, ecco una lista, includendo alcuni titoli italiani (nessun made in Italy nella classifica inglese!) classici letti anche dai vostri genitori, storie moderne …
SCELTI PER VOI
Ecco i 40 libri che vale la pena di leggere. Ci sono libri ultraclassici, ma ancora belli e attuali, e romanzi più recenti. Un libro, se ci coinvolge davvero, resterà per sempre dentro di noi.
- Piccole donne, Louisa May Alcott, Mondadori;
- Il giornalino di Gianburrasca, Vamba, Piccoli;
- Tata Matilda, Christiana Brand, San Paolo;
- Ascolta il mio cuore, Bianca Piztorno, Mondatori;
- Le streghe, Roald Dahl, Salani;
- Il piccolo principe, Antoine de Saint- Exupéry, Fabbri;
- Il mago, Ursula K. Le Guin, mondadori;
- Coraline, Neil Gaiman, Mondadori;
- Un ponte per Terabithia, Katherine paterson, Mondadori;
- L’isola del tesoro, Robert louis Stevenson, Fabbri;
- L’occhio del lupo, Daniel Pennac, Salani;
- Il barone rampante, Italo Calvino, Mondadori;
- Le tigri di Mompracem, Emilio Salgari, Fabbri;
- Harry Potter e la pietra filosofale, J.K. Bowling, Salani;
- Alice nel paese della meraviglie, Lewis Carroll, Einaudi;
- Drilla, Andrew Clements, Fabbri;
- Un capitano di 15 anni, Jules Verne, San Paolo;
- Favole al telefono, Gianni Rodari, Einaudi;
- Vacanza all’isola dei gabbiani, Astrid Lindgren, Salani;
- La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare, Luis Sepùlveda, Guanda;
- L’isola in via degli uccelli, Uri Orlev, Salani;
- Lo stralisco, Roberto Piumini, Einaudi;
- Lo Hobbit, John R.R. Tolkien, Adelphi;
- Peter Pan nei giardini di Kensington, James Matthew Barrie, Giunti;
- Il giardino segreto, Frances H. Burnett, De Agostini;
- Dakota delle bianche dimore, Philip Ridley, Mondadori;
- Passaggio segreto al binario 13, Eva Ibbotson, Salani;
- Le torri di Granata, Goeffrey Tease, San Paolo;
- La storia infinita, Michael Ende, Tea;
- La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Dino Buzzati, Mondadori;
- La promessa, Robert Westall, Mondadori;
- I ragazzi della via Paal, Ferenc Molnàr, De Agostini;
- Un sacchetto di biglie, Joseph Joffo, Fabbri;
- Il leone, la strega e l’armadio, Clive S. Lewis, Mondadori;
- L’isola del tempo perso, Silvana Gandolfi, Salani;
- Un padre a ore (Msr. Doubtfire), Anne Fire, Salani;
- Se è una bambina, Beatrice Masini, Fabbri;
- Scambio con l’inglese, Christine Nostlinger, Piemme;
- Cion Cion Blu, Pinin Carpi, Piemme;
- Il cappello del Gran Bau, Tove Jansson, Salani.
10 CONSIGLI STELLARI
Abbiamo chiesto a dieci illustri addetti ai lavori(scrittori, editori, librai …) il loro libro “del cuore” per ragazzi, e perché vale la pena leggerlo.
-Roberto Denti, storico direttore della libreria dei ragazzi di Milano e scrittore.
Tobia, di Timothée de Fombelle(San Paolo). Un forte romanzo d’avventura in un mondo microscopico: racconta con grande vivacità le vicende di una vita che potrebbe essere benissimo la nostra. Lotta per la libertà, rapporti con la famiglia, prime sorprese dell’amore: vicende tutte affascinanti e coinvolgenti.
-Beatrice Masini, scrittrice e traduttrice dei libri di Harry Potter.
Skelling, di David Almond (Mondadori). La storia di un vecchio angelo precipitato dal cielo, amico di un ragazzino che sta attraversando un momento difficile. Da leggere perché mescola realtà e fantastico con equilibrio, perché ti sorprende, pe3rchè ti fa venire i brividi, ma poi ti consola.
-Federico Taddia, autore e conduttore televisivo e radiofonico (Screensaver, viva radio2..).
Il GGG, di Roal Dahl (Salani). Perché ti fa sognare, giocare, ridere, emozionare. E ti fa capire che con le parole si può fare davvero di tutto. Anche inventarle, travolgerle, sbagliarle.
-Guido Quarzo, scrittore, ex insegnante.
Un classico da non perdere è senz’altro Pinocchio. Perché contiene tutto: l’avventura, il magico, la realtà delle nostre campagne, i sogni, imostri e la fame vera…
-Chiara Lossani, bibliotecaria e scrittrice.
Due lune, di Sharon Creech (Mondadori). Perché ti fa capire quanto è lunga e a volte difficile la strada, ma anche che hai sempre a disposizione, dentro di te e intorno a te, gli strumenti per percorrerla.
-Ludovica Cima, scrittrice e direttrice del settore ragazzi Edizioni San Paolo.
Pippi Calzelunghe, di Astrid Lindgren, perché è una sognatrice che fa sognare avventure straordinarie vicine alla vita di un bambino, ma lontane da scuola, famiglia, disciplina.
-Licia Troisi, autrice delle due trilogie di successo Cronache del mondo emerso e Le guerre del mondo emerso.
Il Vento nei salici, di Kenneth Grahame (Einaudi). Ci senti dentro il profumo dell’erba e del fiume, e non potrai fare a meno di appassionarti e commuoverti per le vicende di Rospo, Talpa, Topo e il loro mondo ricco di poesia.
-Pierdomenico Baccalario, autore di best seller per ragazzi.
Il Manuale dei luoghi fantastici di Gianni Guadalupi (Rizzoli). Perché è il miglior libro per sognare che esista.
-Roberto Rinaldi, fumettista.
La serie dei libri della spagnola Elvira Lindo su Manolito Quattrocchi, narrati in prima persona con uno sguardo realista e ironico. Spassosa e avvincente: ogni ragazzino è Manolito, in fondo.
-Maria Vago, giornalista e scrittrice.
Efrem soldato di ventura, di Mino Milani (Mursia). Perché c’è dentro tutto: avventura, storia, coraggio, dignità, amore, sopruso, ribellione e tante, tante domande. E un protagonista che non si dimentica più.
(tratto da IL GIORNALINO)

ORA TOCCA A VOI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
1. A te piace leggere? Che cosa ti fa venir voglia di leggere?
2. Preferisci fare qualcos’altro? Perché?
3. Hai letto alcuni di questi libri, cosa ne pensi tu?
4. Quali tipi di libri ti piace leggere (avventura, romanzo, gialli, horror…)?
5. Quale è il tuo scrittore preferito? Perché?
6. Quali libri consiglieresti ai tuoi compagni, che ti sono piaciuti particolarmente? Perché?
7. Quali non consiglieresti? Perché?

14 Febbraio - S. Valentino

Ragazzi, ecco l'articolo dell'ora X (giornalismo) di Lorenzo.

14 FEBBRAIO - SAN VALENTINO: LA FESTA DEGLI INNAMORATI
La notorietà di San Valentino trova le sue origini nei Paesi Anglosassoni.
In Francia ed in Inghilterra, si diffuse la legenda che narra dell'abitudine di San Valentino di regalare ai ragazzi ed alle ragazze che attraversavano il suo giardino qualche fiore. Fu così che due giovani s'innamorarono e vissero una felice vita matrimoniale.
Da allora, accadde spesso che le coppie in procinto di sposarsi ed i fidanzati si recassero dal Santo, tanto che egli fu ben presto costretto a riservare una giornata dell'anno per la benedizione nuziale generale. Il giorno stabilito fu il 14 febbraio, poiché, si narra, che in quel giorno egli si recò in Paradiso per celebrare le sue nozze. Inizialmente il 14 di ogni mese venne riservato a questa celebrazione, ma con il passare del tempo, si è ristretta al solo 14 di febbraio questa ricorrenza.
La leggenda si diffuse in tutto il mondo allora abitato, ed il 14 febbraio divenne una delle feste più amate dell'anno. Si accompagnò, poi, al rito religioso anche l'usanza di scambiarsi bigliettini, fiori e doni.
SAN VALENTINO: IL VESCOVO DEGLI INNAMORATI
San Valentino nacque a Terni nel 175 dopo Cristo. In questa piccola città non lontana da Roma, egli si dedicò alla predicazione del Vangelo ed alla conversione dei pagani, mentre nell'Impero non cessavano le terribili persecuzioni contro i Cristiani.
Parte del suo tempo era riservata al conforto ed all'assistenza dei prigionieri che credevano in Cristo.
In vita, egli compì diversi miracoli, che fecero conoscere il suo nome ben al di là della sua città e fino a Roma. Si narra infatti che proprio grazie a lui il figlio di Cratone abbia ritrovato la salute. Per questo motivo, nel 197 Papa San Feliciano lo consacrò Primo Vescovo di Terni.
Nel 270, Valentino risiedeva a Roma dove la persecuzione contro i cristiani era più cruenta. Egli fu arrestato e condotto al cospetto dell'Imperatore Claudio, che cercò di indurlo a rinnegare la propria fede e ad adorare gli dei pagani. Valentino confutò tutte le obiezioni dell'imperatore, che pur non convertendosi rispettò il Santo e lo affidò ad un nobile romano.
La figlia del nobile aveva perduto la vista, ma Valentino compì un prodigio e le ridonò la luce. Quest'atto miracoloso indusse la famiglia della fanciulla a convertirsi al Cristianesimo, e molti altri romani seguirono il suo esempio.
Valentino in vita ebbe molto a cuore il destino degli innamorati, che in lui trovarono sempre un consigliere fidato ed un amico sincero. Si narra che fu lui il primo religioso a celebrare l'unione tra un pagano ed una cristiana.
Valentino non riuscì a sottrarsi ad un secondo arresto, durante le persecuzioni dell'imperatore Aureliano contro i vertici della Chiesa. I soldati romani, però, sapevano quanto il vescovo fosse amato dai credenti, e dovettero catturarlo e flagellarlo lungo la Via Flaminia, lontano dai centri abitati per non andare incontro ad una ribellione. Qui, nel 273 dopo Cristo Valentino conobbe il martirio e morì.
Le sue spoglie, recuperate da tre suoi discepoli, furono portate nella città ed ora riposano nella Basilica, dove migliaia di cristiani si recano a visitarle ogni anno.
SAN VALENTINO E LE SUE LEGGENDE
San Valentino si dedicò con amore alla cura del prossimo. In vita compì numerosi miracoli e molte sono le leggende che raccontano le gesta del Santo.
TI REGALO UN FIORE... MEGLIO SE E' UNA ROSA.
San Valentino dava molta importanza ai fiori, regalandoli a tutti coloro che andavano a trovarlo e persino ai bambini!
Il giardino della casa di San Valentino era un luogo di gioia ed amore, dove spesso gli abitanti della città di Terni si recavano, per ricevere i preziosi consigli del santo.
Particolari ed abituali frequentatori del giardino erano i bambini della zona, che lì si recavano per giocare. Valentino, rallegrandosi della loro spensieratezza e della loro purezza, spesso si fermava ad osservarli, soprattutto per essere certo che non corressero pericolo alcuno.
Quando il sole iniziava a tramontare, egli si recava tra loro e a ciascuno regalava un fiore, che i bambini avrebbero dovuto portare alle loro mamme. Un piccolo stratagemma, per essere certo che i fanciulli si dirigessero subito a casa, senza far troppo tardi!
L’usanza di regalare un fiore è stata fedelmente mantenuta dai valentini e dalle valentine di tutto il mondo, di ogni epoca. Infatti, i fiori sono il linguaggio privilegiato di un timido pretendente, di un amante appassionato, di un marito romantico. Un dono adatto ad ogni giorno dell'anno, ma sicuramente di rigore per il 14 febbraio. Il linguaggio dei fiori ha radici lontane. Nella mitologia, nella bibbia, nelle favole è sempre possibile scovare un accenno a questo o a quel fiore ed al suo specifico significato. Un'opera completa sull'argomento, fu portata in Europa nel '700 da Carlo II di Svezia: "Il linguaggio dei fiori", un libro in versi di provenienza persiana. Ben presto l'opera si diffuse in ogni Paese, rivelando i segreti di un "non ti scordar di me", di un tulipano, di un'orchidea. Nonostante l'ampia scelta di contenuti e forme, gli innamorati non hanno mai avuto dubbi in proposito: la rosa è il fiore simbolo dell'amore per eccellenza.

Tratto da http://www.italiadonna.it/public/percorsi/02019/02019004.htm

mercoledì 13 febbraio 2008

Bullismo

Poco tempo fa, una vostra compagna è stata esclusa e isolata dal gruppo di “amiche” a cui apparteneva con dicerie, bugie sul suo conto e dispetti. Tutto questo l’ha fatta star male. Per fortuna, ora è serena perché è stata aiutata e sostenuta dalla professoressa a cui si è rivolta, dai suoi genitori e anche da voi ragazze attraverso questo blog e per questo mi congratulo. Brave, siete state in gamba! Lei naturalmente ha fatto la cosa più giusta in questi casi: ne ha parlato. L’episodio mi ha dato lo spunto per questo nuovo argomento di discussione: il bullismo.

COSA E’ IL BULLISMO?
Il bullismo (dall’inglese “bullying” tiranneggiare, spadroneggiare, intimidire) può essere definito come un’azione che mira deliberatamene a fare del male, a danneggiare un altro individuo. Il bullo, di solito mai solo, desidera sopraffare una persona per sentirsi più forte, più importante, per contare di più.

CARATTERISTICHE DEL BULLISMO
Di solito, il bullismo:
 è un comportamento intenzionalmente dannoso;
 è continuato nel tempo;
 rende difficile, per le vittime, la difesa in quanto tra le parti c’è disequilibrio di forza e di potere (di tipo fisico, psicologico o sociale).
Non si tratta di prepotenze quando due ragazzi, all’incirca della stessa forza, litigano tra loro o fanno la lotta.
Si possono distinguere due tipi di bullismo:
bullismo diretto, costituito da attacchi aperti al bersaglio, fisici (botte, pugni calci) o verbali (offese e minacce), agito soprattutto dai maschi;
bullismo indiretto, di tipo psicologico, caratterizzato dall’emarginazione, dall’esclusione dal gruppo e dalla maldicenza o diffamazione, agito soprattutto dalle femmine.
Anche se spesso è la vittima del bullismo ad essere definita debole ed inadeguata, lo è invece il bullo, altrimenti non si comporterebbe così. In ogni caso, la maggior parte dei ragazzi non è né vittima né bullo perché sanno che è sbagliato.

COSA FARE PER FERMARE IL BULLO

Per fermare il bullo bisogna raccontare le prepotenze subite a insegnanti e genitori senza paura né vergogna perché al bullo non piace che gli adulti sappiano.
Fonte: Elena Zambianchi – IRRE Veneto

Per maggiori approfondimenti e per saper che comportamenti tenere nel caso siate voi la vittima (o il bullo), vi rimando al Manuale per studenti.
Se mamma e papà volessero documentarsi, possono consultare il Manuale per genitori.

martedì 5 febbraio 2008

Regno Unito

Ecco un sito per la ricerca d'Inglese e un traduttore che vi deve servire solo di supporto se per caso vi sfugge qualche termine o per confronto alla fine del vostro lavoro. Anche questo traduttore consigliato dall'amico Vincenzo è interessante.

lunedì 4 febbraio 2008

La Divina Commedia

La Divina Commedia è un aiuto per
Letteratura. Nell'Inferno troverete i personaggi di Paolo e Francesca che state studiando in questo periodo.

venerdì 1 febbraio 2008